calorie o indice glicemico? — Italian

calorie o indice glicemico?

Ciao a tutti, mi sono sempre posta questa domanda, in una dieta è meglio tenere conto delle calorie o dell'indice glicemico degli alimenti oppure occorre tenere conto di entrambi?

Commenti

  • dpavan87
    dpavan87 Post: 29 Member
    Le calorie in caso di dieta sono essenziali. L'indice glicemico dovrebbe essere rapportato al tuo metabolismo, comunque se nella dieta prediligi alimenti con basso potere energetico terrai sotto controllo anche l'indice glicemico
  • leledipaola
    leledipaola Post: 166 Member
    > @Fabylove24 ha detto:
    > Ciao a tutti, mi sono sempre posta questa domanda, in una dieta è meglio tenere conto delle calorie o dell'indice glicemico degli alimenti oppure occorre tenere conto di entrambi?

    Dovresti tener conto di entrambi.. Poiché due alimenti possono avere pressoché le stesse calorie ma il loro indice glicemico potrebbe essere completamente diverso. ovviamente chi ha bisogno di perdere peso ha bisogno di controllare l insulina perché questa verrebbe inevitabilmente rilasciata in seguito all assunzione di un alimento ad alto indice glicemico.
  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    Aldilà delle diete di dimagrimento, definizione e quant'altro...l'indice glicemico é un fattore di grande importanza non solo per il peso, ma soprattutto per la salute. L'insulinaresistenza che provoca l'aumento di peso e quindi anche l'obesità é il fattore scatenante del diabete. Noi nasciamo con una capacità di produrre insulina non infinita, insomma ridotto in parole povere, il nostro corpo ad un certo punto smetterà di produrre insulina, ma quando...nessuno di noi lo sa.... alcuni perdono questa capacità in adolescenza, la maggior parte in anzianità e alcuni invece parrebbe mai. MAI?? Più che mai... direi che questi ultimi hanno saputo amministrare questa capacitá, che geneticamente nel loro caso era già di lunga durata. Soprattutto queste persone sono le stesse che vivono molto piú a lungo della maggior parte della popolazione e che hanno una struttura corporea piuttosto magra.
    Insomma mantenere il proprio indice glicemico costante senza provocare picchi verso l'alto o verso il basso che provocano obbligatoriamente delle correzioni da parte del nostro organismo é la miglior soluzione per chi vuole avere sia la forma fisica che una salute di ferro e una vita lunga ( si spera...)
  • dorje77
    dorje77 Post: 2,019 Member
    casapangea ha scritto: »
    Noi nasciamo con una capacità di produrre insulina non infinita,

    Hai una fonte?
  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    Sono un paramedico....é una di quelle cose che ci hanno spiegato quando studiavo, io l'ho spiegata a grandissime linee, in realta é estremamente più complicata e ha come attori non solo la semplice insulina ma tanti altri ormoni. Innanzitutto la tendenza a sviluppare alcuni tipi di diabete é genetica ( ad esmpio il diabete di tipo 1) dove In una famiglia in cui vi sono più persone con il diabete la probabilità per un soggetto sano di sviluppare questa patologia é più alta rispetto a chi ha pochi famigliari o nessun famigliare con il diabete. Poi esiste il tipo 2 in cui i fattori che lo scatenano sono dati spesso e volentieri dal tipo di vita condotto quali la poca attività, l'ipertensione, l'età , colesterolo e trigliceridi che possono sviluppare il meccanismo di insulinoresistenza. Ossia ad un certo punto il nostro corpo non é piú capace di mettere in atto correttamente il sistema di metabolizzazione del glucosio e dei grassi. Di solito tende a diventare semplicemente una insufficienza di questo meccanismo che in età avanzata si fa sempre più presente e che può essere tenuta sotto controllo con una semplice dieta che tiene conto delle proprietà glicemiche dei cibi, a volte invece diventa imperativo l'uso di medicamenti perche cessa la produzione di insulina. Ora un organismo che viene sollecitato continuamente con picchi glicemici, dovrà fare capo al meccanismo di metabolizzazione degli zuccheri più spesso( sia in un verso che nell'altro) e con il tempo porterà il proprio corpo ad " accettare" piú glucosio nel sangue del dovuto per non dover continuamente bilanciare il tutto. Creerà quindi una resistenza , che però genererà i problemi tipici a livello metabolico dei diabetici, come l' incapacitá di creare riserve di glicogeno, perdita di massa muscolare e grassa, problemi renali e tanto altro a dipendenza della gravità.
    Questo non significa che non si deve mangiare carboidrati...anzi...i carboidrati sono importantissimi perché costituiscono la nostra fonte di zuccheri che deve essere variata e sempre presente in giusta quantitá.... ( il cervello si nutre solo di grassi e zuccheri) ricordiamoci che l'iperglicemia é pericolosa ma l'ipoglicemia lo é ancora di più.... e il margine di movimento per raggiungere il danno da ipoglicemia é più ristretto rispetto all'iperglicemia.
    Evitiamo di mettere sotto stress l'asse ormonale insulina/glucagone quindi.... perché con il tempo potremmo aumentare le probabilità di incorrere in un diabete tipo 2 anzitempo per insulinoresistenza o perche semplicemente " rompiamo il giocattolo" che regola questa metabolizzazione, che gia di natura diminuisce per l'età e tende a zero.
  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    Il tutto é molto ... molto più complicato del semplice conteggio dei macros o delle calorie. Ogni singolo macros va scomposto in tutte le sue parti nutrizionali e nelle sue proprietà poi disponibili per il nostro organismo, parti nutrizionali che vanno dalle semplici vitamine fino ai microelementi che assieme rientrano nella nostra fisiologia. Legato alla glicemia non ci sono solo l'insulina e il glucagone ma anche un mare di altri ormoni e sistemi tampone ... dire tolgo tutti i carbo o tolgo tutti i grassi, vado in dieta proteica o ipoglicemica e mi alleno come non ci fosse un domani per per perdere 2kg a settimana e bruciare tutte le riserve fino a scendere con la masa grassa sotto la soglia limite , significa mettere sotto pressione tutto questo sistema estremamente delicato, al momento non si vedono i danni... ma a lungo termine questi poi si faranno sentire e noi dobbiamo ragionare a lungo termine e non solo a corto termine per essere belli in spiaggia o fighi a 20-30 anni. Quindi impariamo a valutare tutto anche al di lá dei macros
  • dorje77
    dorje77 Post: 2,019 Member
    Si, il meccanismo che porta all'insulinoresistenza mi era chiaro. Avevo inteso nel tuo post precedente che ci fosse una specie di "contatore" dell'insulina e che fosse possibile "esaurirla" anche senza mettere sotto stress il metabolismo, per quello chiedevo lumi. :)
    casapangea ha scritto: »
    Questo non significa che non si deve mangiare carboidrati...anzi...i carboidrati sono importantissimi perché costituiscono la nostra fonte di zuccheri che deve essere variata e sempre presente in giusta quantitá.... ( il cervello si nutre solo di grassi e zuccheri) ricordiamoci che l'iperglicemia é pericolosa ma l'ipoglicemia lo é ancora di più.... e il margine di movimento per raggiungere il danno da ipoglicemia é più ristretto rispetto all'iperglicemia.

    Su questo punto bisogna pero' dire che l'ipoglicemia (in un soggetto sano), grazie alla gluconeogenesi, e' praticamente impossibile - quindi i glucidi non sono essenziali, mentre grassi e proteine si (lo dico perche' seguo un'alimentazione keto).

    Sul fatto che il cervello si nutra di grassi - io sapevo che si nutre di glucosio e eventualmente anche di beta-idrossibuttirato (in soggetto keto-adattati).

  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    Premettendo che ognuno può fare come meglio crede, a lungo termine la dieta chetogenica, attraverso i corpi chetogeni, provoca danni ai reni, ai polmoni, deficit vitaminici, sottrazione di calcio dalle ossa che comportano osteoporosi , deficit al fegato, uricemia e vari stati infiammatori permanenti che possono portare all'insorgere di tumori oltre a eccessiva diuresi con perdita saliminerali e microelementi, addensamento del sangue ( con tutte le conseguenze legate a trombosi e deficit circolatoti peroferici), aumento dei trigliceridi e del colesterolo che al sistema cardio non fanno bene e che se sommati ad attivita fisica eccessiva si acutizzano ...
    Sfruttare come stile di vita un meccanismo di sopravvivenza e di equilibrio é una pessima idea... anche se molti siti lo pubblicizzano e i vip's lo usano. Sono regimi che possono essere fatti solo per brevissimi periodi e sotto stretto controllo medico . Ripeto ... ognuno é libero di fare come crede, ma prima di imbarcarsi in pericolose avventure sarebbe utile studiare un poco di fisiologia e di fisiopatologia e non solo qualche nozione di biologia da internet.
    Poi vedete voi... siete grandi abbastanza... comunque fra 10-15 anni ne potremmo riparlare, perché le scelte alimentari vanno fatte a lungo termine e non solo per avere la tartaruga e bicipidi scolpiti.
  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    Il cervello utilizza anche i grassi oltre al glucosio....cosa di cui nessuno parla... anzi ... si dovrebbe parlare di lipidi.Pensa che il 50% della materia cerebrale a secca é composta da lipidi, che rientrano in tutte le funzioni cellulari e sinaptiche. Ma qua si tocca la biochimica e la cosa diventa davvero complicatissima. Sappi che una dieta fatta solo di proteine animali e quindi ricchissima di grassi saturi comporta l'insorgenza di arteriosclerosi.... altro problema di chi fa la dieta chetogenica a lungotermine... che come dicevo sopra comporta un aumento smodato di colesterolo "cattivo" e trigliceridi....
  • dorje77
    dorje77 Post: 2,019 Member
    casapangea ha scritto: »
    Premettendo che ognuno può fare come meglio crede, a lungo termine la dieta chetogenica, attraverso i corpi chetogeni, provoca danni ai reni, ai polmoni, deficit vitaminici, sottrazione di calcio dalle ossa che comportano osteoporosi , deficit al fegato, uricemia e vari stati infiammatori permanenti che possono portare all'insorgere di tumori oltre a eccessiva diuresi con perdita saliminerali e microelementi, addensamento del sangue ( con tutte le conseguenze legate a trombosi e deficit circolatoti peroferici), aumento dei trigliceridi e del colesterolo che al sistema cardio non fanno bene e che se sommati ad attivita fisica eccessiva si acutizzano ...
    Mi sembra che tu stia descrivendo la chetoacidosi e non la chetosi.
    casapangea ha scritto: »
    comunque fra 10-15 anni ne potremmo riparlare, perché le scelte alimentari vanno fatte a lungo termine e non solo per avere la tartaruga e bicipidi scolpiti.

    Personalmente non lo faccio per la tartaruga, ma perche' da quando mi alimento cosi' sto bene. Niente influenze, raffreddori, ho eliminato un sacco di problemi legati alla digestione, riesco a lavorare meglio e a star concentrato piu' a lungo, dormo meglio la notte e il recupero dagli allenamenti e' piu' rapido.

  • dorje77
    dorje77 Post: 2,019 Member
    casapangea ha scritto: »
    Il cervello utilizza anche i grassi oltre al glucosio....cosa di cui nessuno parla... anzi ... si dovrebbe parlare di lipidi.Pensa che il 50% della materia cerebrale a secca é composta da lipidi, che rientrano in tutte le funzioni cellulari e sinaptiche. Ma qua si tocca la biochimica e la cosa diventa davvero complicatissima.
    .

    Grazie. Avresti qualche riferimento da suggerirmi?
    casapangea ha scritto: »
    Sappi che una dieta fatta solo di proteine animali e quindi ricchissima di grassi saturi comporta l'insorgenza di arteriosclerosi.... altro problema di chi fa la dieta chetogenica a lungotermine... che come dicevo sopra comporta un aumento smodato di colesterolo "cattivo" e trigliceridi....

    Ma la dieta chetogenica non significa affatto mangiare solo proteine animali. Anzi... Le proteine vanno tenute abbastanza basse, sono i grassi (ovviamente giusti) a dover essere abbondanti.
  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    "Fondamenti di anatomia e fisiologia umana" di Silvio Fiocca e Frank Netter
    Edizioni Sorbona

    "Anatomia e fisiologia" Tibodeau Patton
    Editrice ambrosiana

    "Situazioni d'urgenza in medicina interna" Koller-Nagel-Neuhaus
    Il pensiero scientifico editore

    Per la fisiologia di base
  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    "Biochimica dell'attività motoria" di Giuseppe Arienti e Amelia Fiorilli

    "Chimica di base per le scienze della vita, chimica generale e propedeutica della biochimica" Vol 1 e 2

    Da qui crei le basi per capire realmente cio che trovi in internet, che sono parte di studi sempre decontestualizzati... calcola che uno studio ha come minimo 300 pagine fra testi, geafici, tabelle e altro. Dubito che li hai letti davvero per intero...
  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    Di solito i link riportano solo testi parziali decontestualizzati... bisognerebbe cercare gli studi per intero ( di solito i più corti hanno almeno 300 pagine con allegati di vario tipo). Il peggiore che mi sono sorbita é stato quello chemioterapico Cisplatino... un paio di mesi a tempo pieno per iniziare a capirci un minimo sindacale, visto che mio padre aveva chiesto di essere ammesso alla sperimentazione... ma non l'ho ancora digerito completamente dopo 7 anni!!! Nel frattempo mio padre non c'è più.
  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    Ops pensavo avesse tagliato parte del commento...scusami
  • casapangea
    casapangea Post: 1,272 Member
    Sia che tu abbia una iperglicemia diabetica che ipoglicemia da privazione alimentare ( carboidrati), il tuo corpo creerà corpi chetonici... che avranno pressoché lo stesso risultato finale inquanto entrambi dati da uno squilibrio simile ma inverso. Ricordi quando parlavo del sistema insulina-glucagone?? Le due facce di una stessa medaglia. Cambiano i tempi di insorgenza dei deficit e delle patologie.