Credere in se stessi
burattino84
Post: 16 Member
Avete mai superato le vostre barriere ?
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Commenti
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Si.... piu volte1
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Si.1
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Superare le proprie barriere sta alla base della propria evoluzione personale, sportiva, professionale ecc. ... se non le superi non avanzi, marci sul posto ...2
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27 anni fa ho fatto un incidente in auto. Un frontale che mi ha provocato lo spostamento a forbice di 2 vertebre con relative microlesioni al midollo, ma che fortunatamente non me lo ha reciso. Quando mi hanno soccorso io dall'ombelico in giù non muovevo più nulla e non rispondevo piú a nessuno stimolo, avevo 20 anni. Dopo 5 ore ho iniziato ad avere degli accenni di formicolio sugli alluci. Per me che da una vita giocavo a hockey era inaccettabile. Dopo 18 mesi di riabilitazione e fisioterapia giornalieri avevo reimparato a camminare e correre, ad alzarmi e abbassarmi e a muovermi nello spazio come se nulla mi fosse successo. Ho terminato gli studi presso la scuola di ingegneria di Lugano e nel mentre ho fatto in parallelo la formazione di paramedico, ho ottenuto come prima donna in Ticino il brevetto di artificiere civile in disinnesco. A 25 anni il mio primo intervento come paramedico con l'elisoccorso, a 23 anni avevo ripreso con l'agonismo, facevo tiro arma lunga e biathlon. Ho avuto due figli e sono stata la piú giovane capobase in Ticino. A 29 anni ho smesso con l'agonismo per non sacrificare il tempo alla famiglia e ho iniziato a nuotare continuando a correre.
Lentamente ho iniziato a 34 anni ad avere nuovamente problemi alle gambe. Assenza di sensibilità a macchia di leopardo, dolori allucinanti alla schiena, infortuni più o meno gravi dovuti ai problemi alla schiena e alle gambe ( colpa della mancanza di sensibilitá). A 39 anni mi hanno obbligato a fermarmi con tutti gli sport perchè le infiammazioni ai nervi spinali e le paralisi temporanee erano continue e mi impedivano di camminare a lungo e bene. Nell'agosto 2014 stufa di stare ferma e vedere gli altri fare ció che amavano ho ricominciato a nuotare e ho imparato per la terza volta a fare i movimenti della corsa ( non vi dico le cadute e le ginocchia massacrate, come i bimbi) avevo 44 anni. Nel settembre 2015 ho fatto il mio primo triathlon short con una fatica enorme nei cambi perchè dovevo pensare a come coordinare i movimenti. A fine maggio 2016 ricovero in neurologia per una paralisi dovuta ad una grave infiammazione ai nervi spinali. Di nuovo morfina, di nuovo inchiodata ad un letto per 4 lunghi mesi, poi riabilitazione e fisio... a settembre 2017 a 47 anni, un anno dopo aver ricominciato ad imparare per la 4 volta a correre, ho ottenuto la mia prima medaglia finisher in una gara del circuito Ironman , il 70.3 a Pula e ho perso metà dei kg messi in 6 anni e più di fermo , di antidolorifici, cortisonici e morfina.
Ci sono riuscita nonostante tutti mi dicessero che era impensabile, ho superato più volte i miei limiti, ho pianto a volte ho pensato di mollare, ma ci sono riuscita grazie alla mia testardaggine e alla mia determinazione. Ora mi mancano da perdere 8kg dei 16 messi e non ho fretta. Il mio sogno é entro 4 anni di gareggiare in un Ironman 140.6 e in 9 anni di qualificarmi per le Hawaii. Con o senza l'aiuto delle gambe....
Se ci sono riuscita io .... ci possono riuscire tutti.... a Pula ho potuto conoscere la persona che mi ha ispirato e dato la forza per non mollare. Alex Zanardi....4 -
27 anni fa sono stata vittima di un incidente in auto, un frontale, che mi ha provocato uno spostamento a forbice di due vertebre con relative microlesioni del midollo,fortunatamente però non lo ha reciso. Quando sono arrivati i soccorsi io dall'ombelico in giù non muovevo nulla e non rispondevo a nessuno stimolo, solo dopo 5 ore ho iniziato ad avere dei piccoli formicolii agli alluci. Per me che da una vita giocavo a hockey era inaccettabile tutto ciò, avevo 20 anni. Dopo 18 mesi di riabilitazione, fisioterapia quotidiane ero tornata a camminare e correre, ad alzarmi e abbassarmi e a muovermi nello spazio come se nulla mi fosse successo. A 23 anni ero nuovamente nel mondo dell'agonismo, questa volta nel tiro arma lunga e nel biathlon, a 24 anni ho terminato gli studi presso la scuola di ingegneria di Lugano e la formazione in parallelo di paramedico, ho ottenuto come prima donna in Ticino il brevetto di disinnesco. A 25 anni il mio primo intervento come paramedico con la REGA ( elisoccorso). A 29 anni il primo figlio e l'abbandono dell'agonismo per non sacrificare tempo alla famiglia, ero anche la più giovane capobase in Ticino nei servizi di ambulanza. A 31 anni la seconda figlia. a 34 anni ho iniziato ad avere grossi problemi con le gambe e la schiena. Paralisi temporanee, infiammazioni dei nervi spinali, perdita di sensibilità a macchia di leopardo nelle gambe , dolori allucinanti con relative terapie antidolorifiche pesanti ( tramal, morfina , cortisone) Nel 2009 mi obbligano a smettere con tutti gli sport ( nel frattempo nuotavo e correvo) perchè le infiammazioni erano pressochè continue e faticavo già solo acamminare. avevo 39 anni. nel 2014 stufa di stare solo a guardare gli altri divertirsi, riprendo timidamente a nuotare e per la terza volta reimparo i movimenti della corsa ( non ti dico le cadute e il massacro delle ginocchia in perfetto stile bimbi), era agosto e volevo fare un triathlon l'anno dopo ( mia figlia era triathleta )...mi davano per matta, ma io imperterrita non ho mollato e a settembre 2015 ho gareggiato il mio primo triathlon short con una immensa fatica nei cambi perchè dovevo fermarmi per pensare come coordinare i movimenti. A fine maggio 2016 nuovo ricovero in neurologia per una grave infiammazione ai nervi spinali con relativa paralisi delle gambe. Di nuovo inchiodata ad un letto per 4 mesi, di nuovo sotto tramal, morfina e cortisonici. A fine settembre per la quarta volta in vita mia ho ricominciato tutto da capo. Ho reimparato i movimenti della corsa ( nuove cadute ), ho ricominciato a nuotare e pedalare ( anche qua cadute), facendo fisioterapia e a settembre di quest'anno a 47 anni ho ottenuto la mia prima medaglia finisher in una gara del circuito Ironman, il 70.3 di Pula in Croazia. Nel frattempo ho perso metà dei 16 kg messi con il fermo e le terapie. ho conosciuto a l'uomo che mi ha ispirato nelle mie follie sportive e mi ha dato forza ( Alex Zanardi) e ho in progetto entro 4 anni di gareggiare il mio primo Ironman 140.6 e fra 9-10 anni di qualificarmi per le Hawaii con 10 finisher 140.6 all'attivo, quindi 2 ogni anno. Ho pianto , a volte ho pensato di mollare ma la mia determinazione ela mia cocciutaggine quasi patologica me lo hanno impedito. In questi anni mio marito mi ha allenato eaiutato, idemi miei figli eseci sono riuscita io a fare ciò che volevo, che sono una persona normalissima ma testarda...possono riuscire tutti.
io sono quella con la felpa blu
l'emozione di leggere il mio nome sulla T-shirt 2017di Pula ... realizzare che stavo esaudendo un sogno è stato emozionante e mi ha caricato come un atomo impazzito. ero li e non dovevo e non potevo mollare mollare
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Sei una Donna SUPER ... Non bisogna mai mollare, anche quando le cose non vanno come tu vorresti... Lo sport è vita, lo sport insegna che ogni barriera puo' essere infranta, basta avere la forza di distruggere e superare i tuoi limiti... Grazie per averci omaggiato della tua bella storia1
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casapangea ha scritto: »27 anni fa sono stata vittima di un incidente in auto, un frontale, che mi ha provocato uno spostamento a forbice di due vertebre con relative microlesioni del midollo,fortunatamente però non lo ha reciso. Quando sono arrivati i soccorsi io dall'ombelico in giù non muovevo nulla e non rispondevo a nessuno stimolo, solo dopo 5 ore ho iniziato ad avere dei piccoli formicolii agli alluci. Per me che da una vita giocavo a hockey era inaccettabile tutto ciò, avevo 20 anni. Dopo 18 mesi di riabilitazione, fisioterapia quotidiane ero tornata a camminare e correre, ad alzarmi e abbassarmi e a muovermi nello spazio come se nulla mi fosse successo. A 23 anni ero nuovamente nel mondo dell'agonismo, questa volta nel tiro arma lunga e nel biathlon, a 24 anni ho terminato gli studi presso la scuola di ingegneria di Lugano e la formazione in parallelo di paramedico, ho ottenuto come prima donna in Ticino il brevetto di disinnesco. A 25 anni il mio primo intervento come paramedico con la REGA ( elisoccorso). A 29 anni il primo figlio e l'abbandono dell'agonismo per non sacrificare tempo alla famiglia, ero anche la più giovane capobase in Ticino nei servizi di ambulanza. A 31 anni la seconda figlia. a 34 anni ho iniziato ad avere grossi problemi con le gambe e la schiena. Paralisi temporanee, infiammazioni dei nervi spinali, perdita di sensibilità a macchia di leopardo nelle gambe , dolori allucinanti con relative terapie antidolorifiche pesanti ( tramal, morfina , cortisone) Nel 2009 mi obbligano a smettere con tutti gli sport ( nel frattempo nuotavo e correvo) perchè le infiammazioni erano pressochè continue e faticavo già solo acamminare. avevo 39 anni. nel 2014 stufa di stare solo a guardare gli altri divertirsi, riprendo timidamente a nuotare e per la terza volta reimparo i movimenti della corsa ( non ti dico le cadute e il massacro delle ginocchia in perfetto stile bimbi), era agosto e volevo fare un triathlon l'anno dopo ( mia figlia era triathleta )...mi davano per matta, ma io imperterrita non ho mollato e a settembre 2015 ho gareggiato il mio primo triathlon short con una immensa fatica nei cambi perchè dovevo fermarmi per pensare come coordinare i movimenti. A fine maggio 2016 nuovo ricovero in neurologia per una grave infiammazione ai nervi spinali con relativa paralisi delle gambe. Di nuovo inchiodata ad un letto per 4 mesi, di nuovo sotto tramal, morfina e cortisonici. A fine settembre per la quarta volta in vita mia ho ricominciato tutto da capo. Ho reimparato i movimenti della corsa ( nuove cadute ), ho ricominciato a nuotare e pedalare ( anche qua cadute), facendo fisioterapia e a settembre di quest'anno a 47 anni ho ottenuto la mia prima medaglia finisher in una gara del circuito Ironman, il 70.3 di Pula in Croazia. Nel frattempo ho perso metà dei 16 kg messi con il fermo e le terapie. ho conosciuto a l'uomo che mi ha ispirato nelle mie follie sportive e mi ha dato forza ( Alex Zanardi) e ho in progetto entro 4 anni di gareggiare il mio primo Ironman 140.6 e fra 9-10 anni di qualificarmi per le Hawaii con 10 finisher 140.6 all'attivo, quindi 2 ogni anno. Ho pianto , a volte ho pensato di mollare ma la mia determinazione ela mia cocciutaggine quasi patologica me lo hanno impedito. In questi anni mio marito mi ha allenato eaiutato, idemi miei figli eseci sono riuscita io a fare ciò che volevo, che sono una persona normalissima ma testarda...possono riuscire tutti.
io sono quella con la felpa blu
l'emozione di leggere il mio nome sulla T-shirt 2017di Pula ... realizzare che stavo esaudendo un sogno è stato emozionante e mi ha caricato come un atomo impazzito. ero li e non dovevo e non potevo mollare mollare
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> @casapangea ha detto:
> 27 anni fa sono stata vittima di un incidente in auto, un frontale, che mi ha provocato uno spostamento a forbice di due vertebre con relative microlesioni del midollo,fortunatamente però non lo ha reciso. Quando sono arrivati i soccorsi io dall'ombelico in giù non muovevo nulla e non rispondevo a nessuno stimolo, solo dopo 5 ore ho iniziato ad avere dei piccoli formicolii agli alluci. Per me che da una vita giocavo a hockey era inaccettabile tutto ciò, avevo 20 anni. Dopo 18 mesi di riabilitazione, fisioterapia quotidiane ero tornata a camminare e correre, ad alzarmi e abbassarmi e a muovermi nello spazio come se nulla mi fosse successo. A 23 anni ero nuovamente nel mondo dell'agonismo, questa volta nel tiro arma lunga e nel biathlon, a 24 anni ho terminato gli studi presso la scuola di ingegneria di Lugano e la formazione in parallelo di paramedico, ho ottenuto come prima donna in Ticino il brevetto di disinnesco. A 25 anni il mio primo intervento come paramedico con la REGA ( elisoccorso). A 29 anni il primo figlio e l'abbandono dell'agonismo per non sacrificare tempo alla famiglia, ero anche la più giovane capobase in Ticino nei servizi di ambulanza. A 31 anni la seconda figlia. a 34 anni ho iniziato ad avere grossi problemi con le gambe e la schiena. Paralisi temporanee, infiammazioni dei nervi spinali, perdita di sensibilità a macchia di leopardo nelle gambe , dolori allucinanti con relative terapie antidolorifiche pesanti ( tramal, morfina , cortisone) Nel 2009 mi obbligano a smettere con tutti gli sport ( nel frattempo nuotavo e correvo) perchè le infiammazioni erano pressochè continue e faticavo già solo acamminare. avevo 39 anni. nel 2014 stufa di stare solo a guardare gli altri divertirsi, riprendo timidamente a nuotare e per la terza volta reimparo i movimenti della corsa ( non ti dico le cadute e il massacro delle ginocchia in perfetto stile bimbi), era agosto e volevo fare un triathlon l'anno dopo ( mia figlia era triathleta )...mi davano per matta, ma io imperterrita non ho mollato e a settembre 2015 ho gareggiato il mio primo triathlon short con una immensa fatica nei cambi perchè dovevo fermarmi per pensare come coordinare i movimenti. A fine maggio 2016 nuovo ricovero in neurologia per una grave infiammazione ai nervi spinali con relativa paralisi delle gambe. Di nuovo inchiodata ad un letto per 4 mesi, di nuovo sotto tramal, morfina e cortisonici. A fine settembre per la quarta volta in vita mia ho ricominciato tutto da capo. Ho reimparato i movimenti della corsa ( nuove cadute ), ho ricominciato a nuotare e pedalare ( anche qua cadute), facendo fisioterapia e a settembre di quest'anno a 47 anni ho ottenuto la mia prima medaglia finisher in una gara del circuito Ironman, il 70.3 di Pula in Croazia. Nel frattempo ho perso metà dei 16 kg messi con il fermo e le terapie. ho conosciuto a l'uomo che mi ha ispirato nelle mie follie sportive e mi ha dato forza ( Alex Zanardi) e ho in progetto entro 4 anni di gareggiare il mio primo Ironman 140.6 e fra 9-10 anni di qualificarmi per le Hawaii con 10 finisher 140.6 all'attivo, quindi 2 ogni anno. Ho pianto , a volte ho pensato di mollare ma la mia determinazione ela mia cocciutaggine quasi patologica me lo hanno impedito. In questi anni mio marito mi ha allenato eaiutato, idemi miei figli eseci sono riuscita io a fare ciò che volevo, che sono una persona normalissima ma testarda...possono riuscire tutti.
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Wow che storia incredibile, che grande coraggio e forza, complimenti un vero esempio per tutti 😊1 -
Pian piano tutti possono 😊0
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superare una barriera sta alla base del miglioramento, come la supercompensazione, se noi non facciamo uno sforzo superiore al precedente il nostro organismo non migliorerà e non si adatterà alla nuova soglia.0
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